Diverticolite, ne hai mai sentito parlare? Si tratta di un’infiammazione che può colpire l’intestino e causare dolori addominali intensi, spesso legati a episodi di stitichezza o a una dieta povera di fibre.

Comprendere le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento è fondamentale per gestire questa patologia in modo efficace, evitando complicanze più gravi.

Scopri come riconoscerla e cosa fare per curarla in questo articolo di approfondimento.

Cosa sono i diverticoli

I diverticoli sono piccole estroflessioni, simili a sacchetti, che si formano lungo le pareti del colon, in particolare nel tratto del sigma. Nonostante la loro presenza sia molto comune – circa il 65% degli adulti ne è affetto – spesso passano inosservati e asintomatici.

È solo quando si infiammano che i diverticoli possono causare problemi, trasformandosi in diverticolite, una condizione dolorosa che richiede attenzione medica.

Le cause della diverticolite

Non esiste una causa specifica per la formazione dei diverticoli. La ricerca ha mostrato che, in molti casi, la predisposizione genetica gioca un ruolo chiave. Se in famiglia qualcuno ha sofferto di diverticoli, è probabile che anche tu possa svilupparli. Tuttavia, altri fattori di rischio includono:

  • Stile di vita sedentario
  • Cattive abitudini alimentari (scarso consumo di fibre, eccesso di grassi e zuccheri)
  • Obesità
  • Uso frequente di antinfiammatori non steroidei

I diverticoli stessi non causano problemi, ma la diverticolite, ovvero l’infiammazione di queste sacche, può manifestarsi quando all’interno dei diverticoli ristagnano feci e batteri, innescando infezioni e infiammazioni.

Sintomi della diverticolite

Il sintomo più caratteristico della diverticolite è il dolore addominale, solitamente localizzato nella parte sinistra dell’addome. Altri sintomi includono:

  • Crampi addominali
  • Difficoltà a evacuare (tenesmo)
  • Sensazione di gonfiore e pesantezza
  • Febbre alta

In alcuni casi, la diverticolite può anche causare nausea, vomito o cambiamenti nelle abitudini intestinali, come diarrea o stitichezza.

Diagnosi

La diagnosi della diverticolite può non essere immediata, poiché i suoi sintomi possono essere facilmente confusi con altre condizioni, come la sindrome dell’intestino irritabile o la malattia di Crohn.

Di solito, i sintomi iniziali vengono trattati come colon irritabile. Solo dopo esami specifici, come una colonscopia o un clisma opaco, è possibile identificare con precisione i diverticoli e determinare la presenza di infiammazione.

Fasi della diverticolite e possibili complicanze

La diverticolite può svilupparsi in tre modi principali:

  • Episodi singoli e risolvibili: si tratta di infiammazioni lievi che possono essere gestite con una terapia antibiotica.
  • Ristagno fecale nelle sacche: questa condizione può peggiorare la situazione, favorendo ulteriori infiammazioni.
  • Infiammazione acuta: in alcuni casi, l’infiammazione è provocata dall’assunzione di alimenti irritanti, aggravando i sintomi.

Se non trattata adeguatamente, la diverticolite può evolvere in condizioni più gravi, come:

  • Occlusione intestinale
  • Perforazione del colon (con conseguente peritonite)
  • Sanguinamento

In queste situazioni, il rischio di interventi chirurgici invasivi, come la colostomia, aumenta drasticamente.

Trattamento

Il trattamento della diverticolite varia in base alla gravità della condizione:

  • Primo episodio: solitamente si adotta una terapia antibiotica per ridurre l’infiammazione. Il paziente può anche ricevere consigli alimentari per prevenire ulteriori complicazioni, come aumentare il consumo di fibre.
  • Episodi ricorrenti: se la diverticolite si ripresenta, può essere necessario un ricovero ospedaliero. Durante questa fase, si prescrivono antibiotici endovenosi, antispastici, antisecretivi e si osserva un periodo di digiuno con nutrizione parenterale.
  • Per i casi più gravi, quando il colon è compromesso e gli episodi di diverticolite sono frequenti, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere la porzione di colon infiammata.

Prevenzione della diverticolite

La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di diverticolite. Modificare il proprio stile di vita e le abitudini alimentari può fare la differenza:

  • Dieta ricca di fibre: frutta, verdura e cereali integrali aiutano a mantenere le feci morbide, riducendo il rischio di ristagno nel colon.
  • Idratazione: Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno favorisce il transito intestinale.
  • Attività fisica regolare: anche una moderata attività fisica può migliorare la salute dell’intestino e prevenire la comparsa di sintomi.

Inoltre, è consigliabile evitare alimenti irritanti come cibi fritti, alcolici, eccesso di zuccheri e spezie, che possono stimolare l’infiammazione della mucosa intestinale.

Quando è necessario l’intervento chirurgico?

Nel caso di episodi gravi e ricorrenti, o di complicanze come perforazioni o occlusioni, l’intervento chirurgico diventa inevitabile. Oggi, grazie ai progressi della chirurgia mininvasiva, molti interventi vengono effettuati in laparoscopia, una tecnica che riduce al minimo le incisioni, il sanguinamento e il tempo di recupero.

Dopo l’intervento, il paziente può essere dimesso entro pochi giorni e riprendere gradualmente le normali attività.

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