L’elettrocardiogramma sotto sforzo è un esame diagnostico che viene spesso prescritto dal medico in caso di sospette patologie cardiache. Questo test fa parte delle prime fasi di controllo, noto come “screening cardiaco“, soprattutto se non sono presenti sintomi gravi che possano indicare patologie severe.

Continua a leggere il nostro approfondimento se vuoi saperne di più su questo esame.

Elettrocardiogramma sotto sforzo: cos’è e perché è utile

Da un elettrocardiogramma sotto sforzo è possibile osservare diverse informazioni utili per valutare la salute del cuore. Durante l’esercizio fisico, il cuore viene sottoposto a uno stress maggiore, che può evidenziare eventuali anomalie o problemi cardiaci che non sono visibili a riposo.

L’ECG sotto sforzo registra l’attività elettrica del cuore mentre il paziente esegue un esercizio fisico programmato, come camminare su un tapis roulant o pedalare su una cyclette. Questo test può rilevare segni di ischemia, cioè una ridotta afflusso di sangue al cuore, che potrebbe indicare la presenza di malattie coronariche. Inoltre, può rivelare aritmie cardiache o altre alterazioni dell’attività elettrica del cuore durante lo sforzo.

Questo esame è quindi uno strumento importante per valutare la funzionalità del cuore durante l’attività fisica e individuare eventuali problemi cardiaci nascosti.

Come si effettua?

L’ecg sotto sforzo si esegue applicando degli elettrodi adesivi sul torace e sul dorso del paziente, collegati a un elettrocardiografo e a un ergometro. Dopo aver registrato un elettrocardiogramma basale, il paziente inizia lo sforzo fisico, solitamente pedalando su una cyclette (cicloergometro).

Lo sforzo viene incrementato progressivamente aumentando la resistenza dei pedali, partendo da un basso carico di lavoro fino a raggiungere una frequenza cardiaca specifica, calcolata in base al sesso e all’età del paziente. Durante l’esame, il cardiologo monitora costantemente l’attività cardiaca e presta particolare attenzione ai sintomi avvertiti dal paziente e alle variazioni dell’elettrocardiogramma e della pressione arteriosa.

Durata dell’esame

La durata della prova da sforzo, o test ergometrico, può variare a seconda dei protocolli utilizzati e delle condizioni del paziente. In genere, ci si può aspettare che la prova duri tra i 10 e i 20 minuti.

L’obiettivo è raggiungere una frequenza cardiaca target per valutare la risposta del cuore allo sforzo fisico. Durante la prova, vengono registrati l’elettrocardiogramma (ECG) e la pressione arteriosa per rilevare eventuali anomalie. È importante notare che la durata effettiva della prova può essere influenzata dalla capacità fisica del paziente e dalla sua tolleranza all’esercizio. Pertanto, è fondamentale seguire le indicazioni del medico e comunicare qualsiasi disagio o sintomo durante la prova da sforzo.

Cosa non fare prima di un ECG

Durante la preparazione per un elettrocardiogramma sotto sforzo, è importante conoscere cosa non fare per garantire un risultato accurato. Prima di tutto, è fondamentale evitare di consumare bevande contenenti caffeina come caffè, tè o bibite energetiche. La caffeina può influenzare il battito cardiaco e alterare i risultati dell’ecg da sforzo. Inoltre, è consigliabile evitare l’assunzione di farmaci che contengono stimolanti come alcuni decongestionanti o integratori energetici, in quanto possono influire sulla frequenza cardiaca.

È importante anche non fumare nelle ore precedenti all’esame, poiché il fumo può avere un impatto negativo sul sistema cardiovascolare. Infine, è consigliabile non eseguire attività fisica intensa poco prima dell’elettrocardiogramma sotto sforzo, in quanto potrebbe alterare i risultati dell’esame. Seguendo queste indicazioni, si può garantire una preparazione adeguata per ottenere un’analisi accurata e affidabile dei parametri cardiaci durante lo sforzo.

Come prepararsi all’esame?

Si consiglia di indossare abbigliamento comodo, come una tuta, ed evitare l’uso di creme cosmetiche sulla pelle il giorno dell’esame per assicurare un corretto contatto degli elettrodi. È preferibile evitare di mangiare immediatamente prima dell’esame: una colazione leggera se l’esame è al mattino, o un pasto leggero almeno due ore prima se l’esame è nel pomeriggio.

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