La primavera porta con sé giornate più lunghe, temperature miti, fioriture spettacolari. Ma non per tutti è una stagione da vivere all’aria aperta con spensieratezza. Per molte persone, infatti, l’arrivo della bella stagione coincide con l’inizio di fastidi respiratori, occhi arrossati e una generale sensazione di malessere.

Stiamo parlando dell’allergia primaverile, una condizione sempre più diffusa, che può compromettere seriamente il benessere quotidiano.

Cos’è l’allergia primaverile e perché si manifesta?

L’allergia primaverile è una reazione del sistema immunitario a determinati allergeni presenti nell’ambiente, in particolare i pollini rilasciati da alberi, graminacee e piante erbacee. In soggetti predisposti, anche una piccola quantità di polline può innescare una risposta eccessiva da parte dell’organismo.

In sostanza, il corpo percepisce queste sostanze come “nemici” e reagisce rilasciando istamina, una sostanza che provoca i classici sintomi delle allergie primaverili: starnuti, prurito, naso che cola, congestione, lacrimazione e, in alcuni casi, anche difficoltà respiratorie.

Quali sono i sintomi delle allergie primaverili?

 I sintomi della rinite allergica stagionale sono inconfondibili. Si manifestano in genere in forma lieve o moderata, ma possono diventare più intensi nei periodi di massima concentrazione pollinica.

Ecco quali sono i sintomi delle allergie primaverili più comuni:

  • Naso chiuso o che cola
  • Prurito agli occhi, al naso e alla gola
  • Lacrimazione eccessiva
  • Starnuti frequenti
  • Tosse secca
  • Mal di testa
  • Sensazione di stanchezza

Nei casi più gravi, possono comparire anche sintomi di un attacco di allergia come affanno, senso di oppressione al petto e respiro sibilante, che potrebbero indicare l’interessamento delle vie respiratorie inferiori.

Come capire se ho un’allergia in corso?

Molti confondono l’allergia primaverile con un raffreddore passeggero o un’influenza leggera. Ma ci sono alcuni segnali che possono aiutarti a capire se hai un’allergia in corso: i sintomi si presentano ogni anno nello stesso periodo, tendono a persistere per settimane e migliorano quando ci si allontana dagli ambienti esterni.

Per una diagnosi precisa, è importante rivolgersi a uno specialista in allergologia, che attraverso test specifici potrà individuare l’allergene responsabile.

Allergie aprile maggio: quando compaiono i primi sintomi?

Il periodo critico per chi soffre di allergie primaverili va da fine marzo a giugno, con picchi tra aprile e maggio, quando la concentrazione di pollini nell’aria raggiunge i livelli più alti. Tuttavia, la stagionalità può variare in base alla zona geografica e al tipo di pianta responsabile dell’allergia.

Quanto tempo dura l’allergia primaverile?

 La durata dell’allergia primaverile è soggettiva. Alcuni soggetti iniziano a manifestare sintomi già a marzo e li portano avanti fino a fine giugno. Altri, invece, hanno episodi più brevi e circoscritti. In generale, la durata è strettamente legata al periodo di fioritura della pianta a cui si è sensibili.

Cosa fare in caso di allergia primaverile? 

Se sospetti di soffrire di allergia primaverile, il primo passo è non sottovalutare i sintomi e agire in modo tempestivo.

Ecco alcuni consigli utili:

  • Evita l’esposizione nelle ore critiche, solitamente tra le 10 e le 16
  • Tieni le finestre chiuse in casa e in auto, soprattutto nelle giornate ventose
  • Fai la doccia e cambia i vestiti appena rientri in casa
  • Utilizza occhiali da sole per ridurre il contatto del polline con gli occhi
  • Non stendere il bucato all’aperto
  • Rivolgiti a uno specialista per valutare una terapia farmacologica

Rimedi utili per stare meglio

Non esiste una cura definitiva per le allergie primaverili, ma è possibile tenere sotto controllo i sintomi con trattamenti mirati. Gli antistaminici sono tra i farmaci più utilizzati, così come i cortisonici locali (spray nasali o colliri). Nei casi più complessi, il medico può consigliare la immunoterapia specifica, comunemente chiamata “vaccino per le allergie”.

Quali sono i tipi di allergia primaverile?

Le allergie primaverili non sono tutte uguali. I principali tipi si distinguono in base al polline responsabile:

  • Pollini di alberi (come betulla, olmo, cipresso)
  • Pollini di graminacee
  • Pollini di piante erbacee e infestanti (parietaria, ambrosia)

Identificare la pianta a cui si è allergici è fondamentale per impostare una terapia efficace.

Non lasciare che l’allergia ti rovini la primavera

Se ti riconosci nei sintomi descritti o sospetti di soffrire di allergia primaverile, prenota una visita allergologica presso il Sunmedical Center. I nostri specialisti ti guideranno verso una diagnosi corretta e un percorso personalizzato per migliorare il tuo benessere e tornare a respirare la primavera… senza rinunce.

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