Acido folico in gravidanza: quando iniziare a prenderlo?
L’acido folico, o vitamina B9, è una vitamina idrosolubile essenziale per numerose funzioni biologiche, tra cui la sintesi del DNA, la divisione cellulare e la formazione dei globuli rossi.
Durante la gravidanza, il suo ruolo diventa ancora più importante, poiché un adeguato apporto di acido folico contribuisce a prevenire malformazioni congenite nel feto, in particolare i difetti del tubo neurale come spina bifida e anencefalia. Questa vitamina rappresenta un vero e proprio alleato per le future mamme e per la salute del nascituro.
Scopri di più sull’importanza dell’acido folico in gravidanza e su come garantire un apporto adeguato per la salute tua e del tuo bambino in questo articolo di approfondimento.
Quando iniziare ad assumere l’acido folico
È fortemente consigliato iniziare l’assunzione di acido folico almeno un mese prima del concepimento e continuare per tutto il primo trimestre di gravidanza. Questo periodo è fondamentale poiché il tubo neurale del feto si forma nelle prime settimane di gestazione, spesso prima che la donna sia consapevole di essere incinta. Assumere l’acido folico in questa fase riduce significativamente il rischio di difetti congeniti, offrendo al bambino le migliori condizioni per uno sviluppo sano.
Per chi pianifica una gravidanza, l’assunzione preventiva di acido folico è una strategia di prevenzione semplice ma efficace. Questa pratica può fare la differenza, soprattutto in presenza di condizioni che aumentano il rischio di malformazioni congenite.
Dosaggio raccomandato
Per le donne che pianificano una gravidanza o sono in età fertile, la dose giornaliera consigliata è di 0,4 mg (400 microgrammi) di acido folico. In situazioni di aumentato rischio, come precedenti gravidanze con difetti del tubo neurale, il medico potrebbe prescrivere una dose maggiore, fino a 5 mg al giorno.
Il dosaggio raccomandato può variare anche in base a fattori specifici come il peso corporeo, la dieta e la presenza di altre condizioni di salute. Ad esempio, le donne con diabete o che assumono determinati farmaci, come antiepilettici, potrebbero aver bisogno di un’integrazione maggiore. Consultare il proprio medico è fondamentale per determinare il dosaggio più appropriato alle proprie esigenze.
Fonti alimentari di acido folico
L’acido folico è presente naturalmente in diversi alimenti, tra cui:
- verdure a foglia verde: spinaci, broccoli, lattuga, asparagi. Questi alimenti sono tra le migliori fonti naturali di acido folico e possono essere consumati quotidianamente.
- legumi: fagioli, lenticchie, ceci. I legumi non solo forniscono acido folico, ma sono anche ricchi di proteine vegetali.
- frutta: arance, kiwi, limoni. La frutta fresca è un modo gustoso e sano per integrare questa vitamina nella dieta.
- frutta secca: noci, nocciole, pistacchi. Perfetti come snack, contribuiscono a un’alimentazione equilibrata.
- cereali integrali. Ricchi di fibre, sono un’aggiunta preziosa alla dieta quotidiana.
- fegato. Una fonte altamente concentrata di acido folico, ma da consumare con moderazione in gravidanza.
Tuttavia, l’apporto alimentare potrebbe non essere sufficiente a coprire il fabbisogno aumentato durante la gravidanza, rendendo necessaria l’integrazione. Gli integratori di acido folico sono formulati per garantire che ogni futura mamma riceva la quantità necessaria di questa vitamina cruciale.
Cosa succede se non si assume l’acido folico in gravidanza?
La carenza di acido folico durante la gravidanza può aumentare il rischio di:
- difetti del tubo neurale: come spina bifida e anencefalia. Questi difetti possono avere conseguenze gravi sullo sviluppo del sistema nervoso del bambino.
- cardiopatie congenite. Una quantità insufficiente di acido folico può interferire con la formazione del cuore.
- difetti del labbro e del palato: come labbro leporino e palatoschisi. Questi problemi possono richiedere interventi chirurgici complessi dopo la nascita.
- anemia megaloblastica nella madre, una condizione che provoca affaticamento e debolezza.
Pertanto, è fondamentale seguire le raccomandazioni mediche riguardo all’assunzione di acido folico per garantire una gravidanza serena e priva di complicazioni.
Fino a quando assumere l’acido folico in gravidanza
È consigliato continuare l’assunzione di acido folico per tutto il primo trimestre di gravidanza. In alcuni casi, il medico potrebbe suggerire di prolungarne l’assunzione anche nei trimestri successivi, in base alle esigenze specifiche della gestante. Ad esempio, in caso di gravidanze gemellari o di condizioni particolari della madre, l’integrazione potrebbe essere necessaria più a lungo. Consultare il proprio ginecologo è essenziale per determinare la durata ottimale dell’integrazione.
Acido folico: a cosa serve in gravidanza
Oltre alla prevenzione dei difetti congeniti, l’acido folico:
- supporta la sintesi del DNA e la divisione cellulare. Questo è fondamentale per lo sviluppo e la crescita del feto.
- contribuisce alla formazione dei globuli rossi, prevenendo l’anemia nella madre e garantendo un’adeguata ossigenazione dei tessuti.
- favorisce lo sviluppo del sistema nervoso del feto, riducendo il rischio di anomalie neurologiche.
- aiuta a prevenire complicazioni come il distacco della placenta e il ritardo di crescita intrauterino.
Un’integrazione adeguata di acido folico può rappresentare una base solida per una gravidanza sana, offrendo benefici sia alla madre che al bambino. La salute materno-fetale è una priorità che richiede attenzione e cura.
Per garantire una gravidanza sana e ridurre i rischi associati alla carenza di acido folico, è fondamentale pianificare una visita ginecologica prima del concepimento. Il ginecologo potrà fornire indicazioni personalizzate sull’assunzione di acido folico e altri aspetti importanti per la salute materno-fetale.
Prenota una visita ginecologica presso il Sunmedical Center per ricevere consigli personalizzati e assicurarti una gravidanza serena e sicura.
Prenota la tua visita
Prenota onlinePromozioni
-
Al momento nessuna promozione attiva
scopri
Approfondimenti
Ernia addominale: cause e sintomi
Le ernie addominali rappresentano una condizione medica piuttosto comune, caratterizzata dalla fuoriuscita di un organo o di una sua parte attraverso un punto debole della parete addominale.
Leggi di piùApprofondimenti
Cicatrici acneiche: come eliminarle?
Le cicatrici acneiche rappresentano un problema estetico che colpisce molte persone, lasciando segni visibili sulla pelle del viso e del corpo dopo episodi di acne.
Leggi di più